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Il
pianeta stava morendo. Le ultime catastrofiche turbolenze solari gli
stavano dando il colpo di grazia. Gli oceani si erano abbassati in modo
impressionante, lasciando emergere molte alture che un tempo erano
sommerse. Molti arcipelaghi sparsi negli oceani si erano
allargati a dismisura e le isole si erano unite tra di loro. Le calotte
polari resistevano ancora, ma le gigantesche fiammate sprigionate dal
sole, avevano provocato un’evaporazione catastrofica e
l’acqua si stava lentamente riducendo sul pianeta. L’aumento
spropositato del vento solare che ionizzava fortemente
l’atmosfera creava turbolenze devastanti. La superficie della
terraferma era sottoposta a un processo di desertificazione e la
temperatura, in molte zone del pianeta, sfiorava costantemente i
45°C. I venti torridi, che spazzavano l’atmosfera
rovente, contribuivano all’agonia delle piante, le cui radici
cercavano in profondità qualche traccia di acqua per
sopravvivere. Le fiammate solari sempre più frequenti e
violente, provocarono una migrazione generalizzata di tutta la fauna
terrestre verso i poli, dove le possibilità di sopravvivenza
erano maggiori. Gli insetti cercavano rifugio annidandosi in
profondità nei terreni sabbiosi. Sopravvivevano meglio i
pesci e, nelle calde acque degli oceani, la presenza di specie,
adattatesi al cambiamento climatico, era aumentata in modo abnorme. I
grandi insediamenti che erano stati popolati dagli esseri umani, erano
diventati degli agglomerati deserti, bruciati dal sole. Dieci
anni prima, il governo aveva offerto a tutti la possibilità
di lasciare il pianeta. Quasi tutti avevano accettato e, quando gli
scienziati furono certi che il Sole sarebbe impazzito
nell’arco di qualche decina di anni, iniziarono le prime
partenze. Erano stati colonizzati decine di pianeti in grado di
accogliere i Terrestri e le super-navi continuavano a esplorare lo
spazio alla ricerca di altri nuovi mondi in grado di accoglierli. Furono
costruite migliaia di astronavi e il Grande Esodo durò due
anni per permettere all’enorme numero di individui di
lasciare la Terra e stabilirsi su nuovi mondi. Non
tutti gli umani, però, avevano abbandonato il pianeta.
Un
nutrito gruppo di umani, che per vari motivi non era riuscito a
partire, si organizzò nei pressi della baia di Vancouver
dove venne costruita una città sotterranea, al riparo delle
radiazioni solari. La loro speranza era di trovare qualche nave
abbandonata dal Governo per lasciare il pianeta prima della catastrofe.
Tre inspiegabili delitti sconvolgono la comunità
già turbata dagli eventi climatici e Mortimer, un ex agente
della Sicurezza, si incarica delle indagini per scoprire il colpevole
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